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Preparare il Lievito Madre a casa è piuttosto semplice, perché sono davvero pochi gli ingredienti necessari: Acqua, Farina ed Aria!
Molte volte viene consigliato di usare uno starter, ovvero un ingrediente (come la polpa di frutta, lo yogurt bianco, o il miele) capace di innescare la fermentazione, ma si corre il rischio di immettere un’elevata quantità di batteri che potrebbero facilmente rendere il nostro lievito troppo acido.
Al contrario, vedremo insieme come usare la sola farina (ma di buona qualità) per iniziare il nostro lievito. Nella farina infatti sono già disponibili tutte le sostanze (com gli zuccheri, le proteine ed i sali minerali) necessarie ad innescare una “sana” fermentazione. Sì perché il vero punto zero da cui partire è proprio creare una piccola comunità di lieviti e batteri, che faremo diventare sempre più grande giorno dopo giorno!
Il tempo necessario per portare a giusta maturazione il lievito madre è di circa 15 giorni, ma questo tempo dipenderà da molti fattori come la farina utilizzata, la temperatura presente nella vostra cucina, o ancora i microorganismi che sono presenti nell’aria di casa vostra. Per cui non preoccupatevi se il vostro lievito non rispetterà perfettamente la tabella di marcia che ci daremo… Magari sarà più pigro o più arzillo di quello della vostra amica!
Prima di iniziare, valuta le differenze tra i principali metodi di fermentazione: lievito madre vs. lievito di birra, licoli e biga.
Ingredienti per fare il lievito madre in casa
Per avviare il tuo lievito madre avrai bisogno di:
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Farina: meglio una farina integrale o semi-integrale ricca di enzimi e nutrienti per lo starter e poi usare una farina 00 forte (guardate che il contenuto di proteine sia circa 14% e W360 per i più esperti) per tutti i rinfreschi successivi. La farina che uso per rinfrescare il mio lievito è la Farina Panettone del Molino Quaglia
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Acqua: preferibilmente a temperatura ambiente. Se la vostra acqua del rubinetto è ricca di cloro, usate dell’acqua oligomnerale in bottiglia
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Facoltativo: sale, da usare solo in estate per controllare la fermentazione
Come preparare il lievito madre – procedimento passo passo
Giorno 1 – Avvio del lievito madre
Come vi dicevo, la fase essenziale da cui partire è letteralmente catturare lieviti e batteri presenti nell’aria ed “invitarli” ad interagire con un mondo fatto su misura per loro, che è appunto l’impasto da cui partiremo e che racchiude tutto quello di cui questi microorganismi hanno bisogno: cibo e acqua!
Impastate quindi;
- 150 gr di Farina Integrale o Semi-Integrale
- 75 gr di Acqua liscia (meglio se in bottiglia)
- 1 gr di Sale
Una volta impastati tutti gli ingredienti, mettete l’impasto in un barattolo ben pulito, coprire con una garza o della carta da cucina fermata da un elastico e lasciate fermentare per 24/36 ore a 25°C. In questa prima fase, non si osserverà nessuna crescita dell’impasto, ma al suo interno si sarà formata la prima popolazione di lieviti e batteri utile ad innescare la futura fermentazione.
Ecco come appare il primo impasto del lievito madre
Giorno 2-7 – Rinfrescare il lievito madre
Dopo 24/36 ore noterete già i primi segni della fermentazione: Il volume non sarà aumentato molto (al massimo circa 1/2 volta il volume inziale), ma ci saranno molte bolle sulla superficie dell’impasto e si avvertirà già un caratteristico odore di lievito (un pò pungente ancora)
Una volta pronto, togliete la crosta superficiale e prendete la parte centrale del lievito. Pesate la quantità che volete rinfrescare (vi consiglio di portare avanti giornalmente almeno 200gr di lievito) e poi impastatelo con:
- Farina 00 forte: Pari peso del Lievito
- Acqua: 43% del peso della Farina
ad esempio se volete rinfrescare 200gr di lievito, dovrete impastarlo con:
- 200gr di Farina 00 forte
- 86gr di acqua fredda
Impastate quindi il tutto, rimettete l’impasto in un contenitore (magari una caraffa graduata per poter seguire meglio lo sviluppo del lievito), copritelo con la carta e lasciatelo riposare per almeno 48 ore a 25°C. Alla fine di questo periodo, noterete già una leggera crescita dell’impasto (circa 1 volta e mezzo il suo volume iniziale).
Da questo momento in poi noterete che dopo ogni rinfresco il lievito crescerà sempre di più dopo le 24 ore, arrivando a raddoppiare (e oltre) al 4°giorno.
Se il vostro lievito non dovesse essere così “forte”, niente panico… Magari servirà solo un pò più di tempo!
Ripetete il rinfresco, come i giorni precedenti e conservate il Lievito nel barattolo a circa 25°C, fino a ché TRIPLICHERÀ il suo volume in 20-24 ore.
Segnali di maturazione
Ripetete i rinfreschi ogni giorno (con le stesse proporzioni descritte sopra), non appena vedrete che il lievito arriverà a triplicare il suo volume iniziale. Dopo ogni rinfresco, conservatelo sempre intorno ai 25°C.
Durante questi giorni noterete che il vostro lievito triplicherà il suo volume iniziale sempre in meno tempo, fino ad impiegarci solo 6/8ore.
A questo punto il Lievito Madre è finalmente pronto e potrete conservarlo in acqua ed usarlo per preparare le vostre ricette!
Non sai se il lievito madre è la scelta giusta? Leggi il nostro confronto completo dei lieviti.
le vostre domande ricorrenti
In questo caso, il lievito impiegherà più tempo per raddoppiare il suo volume. Lasciatelo fermentare per il tempo necessario e poi proseguite con i consueti rinfreschi.
Se il lievito non cresce, le cause possono essere moltissime. Per prima cosa potete rinfrescarlo diminuendo il quantitativo di farina rispetto al lievito ( 800gr di farina per 1kg di lievito) ed aggiungere 1gr di malto in polvere per ogni kg di farina
Significa che il lievito non è ancora arrivato alla giusta maturazione. Bisogna continuare con i rinfreschi giornalieri, finché il lievito crescerà tra 3,5 e 4 volte il suo volume iniziale in 7/8ore
Il lievito madre sarà pronto quando arrivera a crescere tra 3,5 e 4 volte il suo volume iniziale in 7/8ore
Una volta pronto, potete decidere di conservare il Lievito Madre a temperatura ambiente e rinfrescarlo ogni giorno, oppure conservarlo in frigo e rinfrescarlo ogni 5/7giorni. Come conservare il Lievito Madre
Le farina integrali o semi-integrali sono adatte per iniziare la preparazione del lievito madre ed innescare la prima fermentazione. Successivamente vi consiglio di usare sempre una farina 00 con W360
Certo, si possono usare sia farina senza glutine, ché mix di farine per preparare il lievito madre. Ad esempio potrete usare farina e amido di riso! Dai un’occhiata a questo video sul Lievito Madre senza Glutine
No, è importante lasciare il lievito in un ambiente ossigenato così di favorire lo sviluppo di nuove cellule di lievito e l’interazione con la flora batterica dell’aria. Basterà coprire il recipiente con una garza o semplicemente della carta.
Le alte temperature estive rendono più difficile il controllo dell’acidità del lievito, perché ne favoriscono lo sviluppo. Al contrario le temperatura troppo fredde invernali possono rallentarne la fermentazione. La soluzione migliore è poter creare un ambiente di lievitazione intorno ai 19 gradi (+/- 2°C).
No, il bagnetto è previsto solo durante i rinfreschi del lievito maturo. Durante la fase di creazione del lievito non bisogna effetturare il bagnetto.
Durante la preparazione del lievito, c’è sempre una parte dell’impasto precedente che viene eliminata come la crosta). Tuttavia vi consiglio di non utilizzare queste parti, soprattutto durante le prime settimane di preparazione, perché possono contenere batteri non tollerati dal nostro intestino. Ben diverso è il caso dei rinfreschi che si effettueranno quando il lievito sarà ormai pronto e maturo, dove le parti di scarto possono essere essiccate prima all’aria e poi in forno a 100°C per circa 40/60minuti ed infine polverizzate nel mixer. La polvere che si ottiene può essere aggiunta negli impasti di pane e pizza (circa 10gr/kg di farina) per esaltarne la nota acidula.
Molto probabilmente il lievito è diventato troppo acido. In questo caso potrete riequilibrarlo, rinfrescandolo con un rapporto lievito:farina di 1:1,2 (1kg di lievito e 1,2Kg di farina).
Sì, il vero orologio nella preparazione del lievito è il lievito stesso. Se questo arriva alla giusta lievitazione prima del previsto, rinfrescatelo pure.
Sì. Yogurt, miele o polpa di frutta fermentata sono degli starter molto comuni per iniziare la preparazione del lievito. Personalmente vi sconsiglio lo yogurt ed il miele, perché creano delle acidità molto instabili. Vi consiglio piuttosto di usare la polpa di frutta fermentata o della semplice farina integrale/semi -integrale.
In questo caso bisogna buttare il lievito e sanificare tutti gli utensili utilizzati, prima di cominciare di nuovo da capo la preparazione.
48 commenti su “Come fare il lievito madre in casa”
Gentile Fred sono ancora io,Alessandra ti avevo scritto qualche settimana fa perché il mio lievito era troppo acido, ho iniziato da capo con 100g Segale integrale+ 50 di acqua(minerale); dopo 24/28 h ho fatto il primo rinfresco ovvero ieri con Farina 00 panettone 100g +100g primo starter+acqua minerale 44g + 0.2g di estratto di Malto, oggi alle 6.30 sono 24h tonde. Si vede sulla superficie una leggera umidità e la superficie del l’impasto dentro il barattolo sarà cresciuta di 2 mm ma molto poco rispetto ad ieri alle 19. Ho aspettato solo 27h dopo aver creato lo starter e non c’erano aumenti di volume, ho sbagliato a fare il primo rinfresco lo stesso e a far passare solo dopo il 1º 48h circa (lo rinfresco quindi con i secondo domani alle 18/19)? Dovevo attender di più anche dopo lo starter e non solo 27/28h? Cosa ho sbagliato? Ho letto su pH 4.1 che il secondo rinfresco lo dovevo fare dopo 23h circa ma non c’è molta differenza rispetto a ieri, cosa devo fare? Grazie fred e ancora complimenti
Ciao Alessandra!
una volta fatto il primo rinfresco dello starter, ci vorranno almeno 48ore prima che ti veda un qualche sviluppo; quindi non se dopo 24-27ore non noti nessuno sviluppo è normale.
Aspetta 48 e vai poi avanti con i rinfreschi, usando la farina panettone. Non usare poi il malto nei rinfreschi, altrimenti rischi che il lievito acidifichi (ho scritto una guida sul Malto Diastasico che ti consiglio di leggere)
A presto!
Buonasera Fred e grazie ♥️ Forse ho inteso male ma su ph 4.1 c’è una tabella dove ci sono i primi 8 giorni di preparazione e nascita del lievito, ovviamente non ho usato l’estratto di Malto Bongiovanni nello starter acqua + segale ma ne ho usato lo 0.2%(a malapena 2grammi) sul primo rinfresco fatto ieri. Domani concluse le 48h faccio il secondo; come mai viene consigliato l’uso di 0.2% di estratto nei rinfreschi dal 2º ad almeno fino alle8º? Sul libro viene solo fatto riferimento all’apporto di zuccheri fermentabili e alla capacità dell’estratto di aiutare la produzione di enzimi che li apportano a loro volta; c’è una ulteriore spiegazione? Ovviamente se me lo dici tu non seguo la tabella! Grazie ancora e let me know please ♥️
Ciao Alessandra,
in linea teorica l’indicazione è giusta, perché il MALTO DIASTASICO apporta zuccheri ed enzimi capaci di scindere gli amidi della farina in zuccheri utilizzabili dai lieviti.
A mio avviso, tuttavia, l’uso del malto nella fase di rinfresco è rischiosa perché tende ad accelerare molto la fermentazione e, con l’aumentare della temperatura ambiente in primavera-estate, è molto facile ritrovarsi con un fermento acido.
Ovviamente se usi una cella di lievitazione con una temperatura impostata, allora non avrai questo problema e l’aggiunta di malto ti consentirà di accelerare il processo!
A presto!
Grazie di nuovo Fred,sto portando avanti diversi lieviti e le domande sono sempre di più: oggi ne ho iniziato un altro non con la segale ma con una tipo 1o 2 (non ricordo) integrale macinata a pietra. È sbagliato? Sarebbe stato meglio usare un’integrale macinata più grezzamente ma semplice?
~ Ho dei dubbi sulle tempistiche di starter e 1ºissimo rinfresco: devo aspettare sempre 36/48 h dopo lo starter e poi 24 a scalare in diminuizione dal 1º rinfresco in poi o ne bastano 24/36 dopo lo starter e 48h le faccio passare invece dopo aver fatto il 1º rinfresco ( e poi 24 in diminuzione nei successivi)?
~ il 1º rinfresco nel video lo fai con la 00 mentre nel paragrafo consigli di farlo (solo il primo subito dopo lo starter) per una seconda e ultima volta sempre con l’integrale; considerando che stavolta ho usato una integrale macinata a pietra cosa è più giusto? Come mi devo regolare?
Grazie mille ancora e scusami per le mille domande ,un abbraccio
Buongiorno Freud grazie per tutti i tuoi consigli; mio padre ha un forno ed io ogni tanto lo aiuto,ho iniziato a preparare il LM e sono all’8º giorno di rinfresco: noto che il lievito non è pronto ovviamente ma triplica e la consistenza è appiccicosa non solida appena tolgo la crosta, si attacca alle mani. Immagino sia l’acidità ma trattandosi di un forno la temperatura non è statica e babbo ha sempre la cella piena non posso usarla! Cosa devo fare? Non posso fare bagnetti se lo sto creando da zero;che mi consigli?
Un sentore di acido a naso si sente! Grazie e aspetto notizie!
Ciao Alessandra,
rinfrescalo con un rapporto di lievito:farina di 1:1,5 per qualche giorno, finché non tornerà ad avere una buona consistenza ed un odore “corretto”
A presto!
Ciao!
Ho iniziato il mio lievito 5 giorni fa, ma a mio parare c’è qualcosa che non quadra.. ti spiego, il primo giorno ho fatto il lievitino/starter dopo 48 ore ho fatto il primissimo rinfresco, passate altre 48 ore ho fatto il secondo rinf. Ma dal terzo rinf. ho notato che qualcosa non va, perché dopo solo 9 ore il mio lievito ha già raddoppiato il suo volume e ha un forte odore acetico.. per piacere aiutatemi voiiii.
Grazie Per la risposta
Ciao Stefano,
non ti preoccupare, è normale che il lievito sia molto instabile nelle prime settimane!
Questo può dipendere da moltissimi fattori come la temperatura, la farina e la flora batterica che ha raccolto!
Continua pure con i rinfreschi in modo regolare!
A presto!