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impasto del lievito madre

Come rinfrescare il lievito madre: tabella dosi e bagnetto

COSA TROVERAI IN QUESTA PAGINA

In breve: Per rinfrescare il lievito madre si parte da un bagnetto di 15–20 minuti (38 °C se conservato in acqua, 20–22 °C se legato). Per il mantenimento: rapporto 1:1 se in acqua, oppure 1:2 se legato. Prima dell’uso servono 2–3 rinfreschi a 30 °C.

Rinfresco del lievito madre conservato in acqua: tabella dosi

Situazione Rapporto lievito : farina % acqua su farina (grammi) Esempio pratico
Mantenimento 1 : 1 30% (300 g su 1 kg farina, a 30 °C) 1 kg lievito + 1 kg farina + 300 g acqua
Rinfreschi preparatori (prima della panificazione) 1 : 1,5 46% (690 g su 1,5 kg farina) 1 kg lievito + 1,5 kg farina + 690 g acqua

Rinfresco del lievito madre conservato legato: tabella dosi

Situazione Rapporto lievito : farina % acqua su farina (grammi) Esempio pratico
Mantenimento 1 : 2 46% (920 g su 2 kg farina, a 20–22 °C) 1 kg lievito + 2 kg farina + 920 g acqua
Rinfreschi preparatori (primo rinfresco) 1 : 2 46% (920 g su 2 kg farina) 1 kg lievito + 2 kg farina + 920 g acqua
Rinfreschi preparatori (secondo e terzo rinfresco) 1 : 1,5 46% (690 g su 1,5 kg farina) 1 kg lievito + 1,5 kg farina + 690 g acqua

Il Rinfresco del Lievito Madre è essenziale per mantenere in vita il lievito ed apportare acqua e “cibo” necessari alla sopravvivenza di lieviti e batteri. Quando parliamo di rinfresco, intendiamo quindi una facilissima operazione di impasto di: Lievito, Farina ed Acqua

Nella gestione del Lievito Naturale dobbiamo distinguere 2 tipi di rinfresco:

    • Il Rinfresco di Mantenimento, che usiamo per conservare il lievito giorno dopo giorno. Questo tipo di rinfresco ha lo scopo di tenere in vita il nostro lievito.
    • I Rinfreschi (perché sono 2 o 3) necessari per preparare il Lievito ed usarlo nella ricetta. In questo caso lo scopo principale è quello di rafforzare il lievito e stabilizzare la sua acidità.

Questa distinzione è molto importante, perché come vedremo, i due tipi di rinfresco hanno dosi e procedimenti diversi.

Come rinfrescare il lievito madre: mantenimento quotidiano

Per poter mantenere in vita il nostro lievito, sarà necessario rinfrescarlo con regolarità a seconda della modalità con cui lo conservate: Se conserverete infatti il lievito a temperatura ambiente (19°C – 20°C), dovrete rinfrescarlo ogni giorno, mentre se lo conserverete in frigorifero potrete allungare la sua conservazione fino a 7 giorni.

Un secondo fattore da considerare è il metodo di conservazione: Potrebbe essere in Acqua, oppure Legato. Questo differente modo di gestire il lievito è molto importante, perché determinerà un lievito con delle caratteristiche molto diverse (l’acidità anzitutto) e che richiederà delle proporzioni di lievito e farina differenti.

Quando fare il bagnetto prima del mantenimento

Prima di procedere con il rinfresco di mantenimento bisogna eseguire il bagnetto del lievito madre, soprattutto quando la pasta risulta troppo acida o ha sviluppato un profumo pungente. Il bagnetto serve a riequilibrare la microflora, eliminare parte dell’acidità e rendere il lievito più stabile.

Se conservate il lievito in acqua, il bagnetto si effettua in acqua a tiepida a 38 °C per circa 15–20 minuti, mentre se il lievito è conservato legato, va immerso in acqua a 20–22 °C per lo stesso tempo. In entrambi i casi, è bene aggiungere all’acqua del bagnetto 2gr/litro di zucchero o fruttosio. Trascorso il periodo di immersione, si procede normalmente con il rinfresco secondo le proporzioni indicate.

Rinfresco del lievito madre in acqua

In questo caso abbiamo a che fare con un lievito caratterizzato da una bassa acidità lattica (perché è stata assorbita dall’acqua) e con un tasso di umidità maggiore.

Dopo il bagnetto, strizzate il lievito ed impastatelo con queste proporzioni:

L’impasto dovrà essere ben formato, ma non sarà necessario lavorarlo molto. Stendete poi il lievito a circa 1cm di altezza e date 3 pieghe, così da ossigenarlo ed affinare l’impasto. Arrotolatelo poi in una palla e mettetelo in un contenitore con acqua fredda del rubinetto (19°C). La proporzione ideale sarebbe quella di mettere a bagno il lievito in 3 volte il suo peso di acqua. In questo modo potrete conservare il lievito a temperatura ambiente (tra i 18°C e i 22°C) per 24 ore.

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Rinfresco del lievito madre legato

Se conservate il Lievito legato, avrete un lievito più acido (in particolare più ricco di acidità lattica e con minore acidità acetica). Anche in questo caso il rinfresco inizia facendo il lavaggio del lievito in acqua a 20°C -22°C addizionata di 2gr/litro di zucchero o fruttosio, per 15 – 20minuti. Per poter meglio dosare l’acqua del rinfresco che farete dopo, vi consiglio di pesare il lievito prima e dopo il bagnetto, così da sapere quanta acqua è stata assorbita ed aggiustare la quantità che andrete ad usare nel rinfresco.

Una volta strizzato e pesato, potrete impastare il lievito con questo rapporto:

Come sopra, stendete il lievito, date 3 pieghe e formate un filone. Avvolgetelo quindi in un telo di plastica per alimenti (non usate la pellicola, perché troppo sottile), arrotolatelo all’interno di un telo di cotone o lino ben resistente ed infine legatelo con una corda (come se fosse un salsicciotto), lasciandola leggermente lenta e permettere al lievito di “tirare”. Una volta pronto, potrete lasciare il lievito a temperatura ambiente (tra i 18°C e i 22°C) per 16 ore. Per facilitare la conservazione del lievito legato alla giusta temperatura, se avete la possibilità vi consiglio di acquistare una piccola cella per i vini in cui potrete facilmente settare la temperatura corretta!

 

Rinfreschi preparatori del lievito madre: dosi e tempi

Prima di usarlo nelle ricette, il lievito deve essere rinfrescato attraverso 2 o 3 rinfreschi ravvicinati che hanno lo scopo di rinforzarlo (produrre più lieviti e batteri lattici) ed equilibrare la sua acidità, oltre a produrre sostanze capaci di conservare il prodotto cotto nel tempo (se ben confezionato).

Se pensiamo ai Grandi Lievitati da ricorrenza (come panettone, pandoro, veneziana) è consuetudine eseguire 3 rinfreschi, mentre per impasti più “magri” tipo croissant, pane o pizza ne basteranno 2. Vi dirò che anche per i grandi lievitati, in caso di esigenze di tempo, ci si può fermare al secondo rinfresco, sapendo che si potrebbe perdere leggermente nella conservazione del dolce.

La prima cosa da considerare quando si inizia una ricetta con il Lievito Madre è la quantità di lievito da cui partire, affinché si abbia la giusta quantità per la ricetta E una ragionevole quantità da conservare. Per questo ho sviluppato una semplice applicazione che vi aiuterà a stabilire l’esatta quantità di Lievito da rinfrescare per poter eseguire la vostra ricetta… e non rimanere a secco!

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Un aspetto molto importante per eseguire i rinfreschi del lievito madre correttamente è ottenere un impasto ad una temperatura di 24°C – 28°C, idealmente 26°C.

Per questo, possiamo agire sulla temperatura dell’acqua ed usare questa formula empirica del maestro Giambattista Montanari, che ammiro per il suo eccellente lavoro!

Temp Acqua= 3 x temp finale – temp ambiente – temp farina – calore trasmesso dall’impastatrice (per una planetaria possiamo usare 14°C).

per ottenere quindi un impasto a 26°C, immaginando di avere:

      • Temp Ambiente: 20°C
      • Temp Farina: 18°C

la temp dell’acqua sarà: 3×26 – 20 -18 – 14 = 26°C

I 3 Rinfreschi del Lievito Madre in Acqua

Dopo diversi anni in cui ho usato (con buoni risultati) il sistema di rinfresco del lievito a 1:0.9 (1kg di lievito e 900gr di farina), ho deciso di sperimentare ulteriormente diverse tecniche di rinfresco. Devo ammettere che è stata la lettura di alcuni testi che mi hanno particolarmente inspirato (e documentato) a farmi scattare la curiosità di rimettere in gioco tutto quanto avevo imparato negli anni.

Questo nuovo metodo di lavoro per i rinfreschi del lievito in acqua parte da queste considerazioni di base:

  • Il Lievito in Acqua ha una carente acidità lattica, proprio in ragione della sua conservazione in acqua. Per questo motivo, nei 2 o 3 rinfreschi preparatori dovremmo cercare di riequilibrare quest’acidità
  • Il rapporto tra lievito e farina determina la capacità o meno dei batteri di potersi riprodurre. Usare troppo lievito e poca farina determina una limitata proliferazione di batteri nel lievito e quindi un lievito non equilibrato. Nel libro Omnia Fermenta di G.Battista Montanari potrete leggere che le migliori condizioni biologiche (quindi scientificamente misurate) si ottengono quando la quantità di lievito madre rappresenta un valore tra il 10%-30% del totale rinfrescato. Facciamo un esempio con un rapporto 1:2. Se rinfresco 100gr di lievito + 200gr di farina +80gr di acqua, ottengo una massa totale di 380gr, di cui il lievito rappresenta il 26% del totale (100gr/380gr)

Ecco cosa ho modificato in questo nuovo metodo:

  1. Tra un rinfresco e il successivo faccio fermentare il lievito fuori dall’acqua (anziché in acqua a 24-26°C)
  2. Uso un rapporto lievito:farina di 1:1.5 (anziché 1:0.9)
  3. Faccio sviluppare il lievito fino a che non raggiungerà 2 volte e mezza il suo volume iniziale, ovvero: volume iniziale +1.5 volte

Vediamo come fare!

PRIMO RINFRESCO del lievito in acqua

Come primo step, effettuate il bagnetto per 15 20 minuti in acqua a 38°C, con l’aggiunta di 2gr/l di zucchero o fruttosio. Trascorso questo tempo, strizzate il lievito e fate i rinfreschi come segue:

Impastate fino ad ottenere un impasto sodo e compatto, stendete a 1cm di spessore e date 3 pieghe prima di formare una palla. Arrotolate il lievito ben stretto, incidete al superficie per facilitarne lo sviluppo e ponetelo in un recipiente capiente. Copritelo con un telo e fatelo fermentare per 3 ore e mezza a 30°C fino a ché non sarà cresciuto 2 volte e mezza il suo volume (volume iniziale + 1.5 ). Per facilità, vi consiglio di creare una spia in cui metterete una parte di impasto e segnerete il livello iniziale del vostro lievito.

Il tempo di fermentazione deve essere sufficientemente lungo da permettere al lievito di moltiplicare la propria flora microbica e sarà importante eseguire il secondo rinfresco quando il lievito sarà al culmine dello suon sviluppo. In generale, il lievito impiegherà circa 3ore e mezza a 30°C.

SECONDO RINFRESCO del lievito in acqua

Ancora una volta, impastate, fate 3 pieghe, arrotolatelo formando un palla, incidete la superficie e lasciatelo crescere ancora una volta 2 volte e mezzo il suo volume iniziale a 30°C. Anche in questo caso il tempo si aggira su 3 ore e mezzo.

TERZO RINFRESCO del lievito in acqua

Impastate il lievito e date ancora una volta 3 pieghe. Prelevate a questo punto una porzione di lievito che andrete a conservare e pesate il quantitativo necessario da usare nella ricetta.

      • Per il lievito che userete nella ricetta: arrotolatelo formando un palla, incidete la superficie e lasciatelo crescere ancora una volta 2 volte e mezzo il suo volume iniziale a 30°C per 3 ore e mezzo. Dopo le 3 ore e mezza a 30°C il lievito sarà pronto per essere usato!
      • Per il lievito che andrete a conservare: Immergetelo in acqua di fredda (19°C) e lasciatelo 24 ore a temperatura ambiente (19°C – 20°C) fino al rinfresco del giorno successivo.

I 3 Rinfreschi del Lievito Madre Legato

In questo caso, fate il bagnetto in acqua fresca a 20°C – 22°C con 2gr/litro di zucchero o fruttosio, per 15-20minuti. Come vi ho già detto sopra, pesate il lievito prima e dopo per vedere quanta acqua ha assorbito durante il bagnetto.

Una volta pronto, fate i 3 rinfreschi usando questa proporzione:

PRIMO RINFRESCO del Lievito Legato

Impastate il lievito, stendetelo a 1cm di spessore e date 3 pieghe. Formate una palla ben stretta, incidete la superficie con un taglio a croce, mettete il lievito in un recipiente e fatelo fermentare per 3ore e mezza a 30°C, fino a che non sarà cresciuto 2 volte e mezza il suo volume (volume iniziale + 1.5 )

SECONDO RINFRESCO del Lievito Legato

Eseguite lo stesso procedimento descritto sopra, ma impastate il lievito con queste proporzioni:

TERZO RINFRESCO del Lievito Legato

Eseguite lo stesso procedimento del secondo rinfresco, ma impastate il lievito con questo rapporto:

Una volta impastato, pesate il lievito per la ricetta e fatelo nuovamente triplicare per 3 ore e mezza a 30°C. La parte rimanente, invece, avvolgetela in un foglio di plastica per alimenti e poi in un telo di cotone, legatela con una corda e conservatela a temperatura ambiente (19-20°C) per 16 ore.

Guarda come rinfrescare correttamente il Lievito Madre in Acqua

Le vostre domande ricorrenti​

Come posso utilizzare il Lievito Madre scartato durante i rinfreschi?

Uno dei modi di recuperare il lievito in esubero è farlo essiccare prima all’aria e poi in forno a 100°C per circa 40/60minuti ed infine polverizzarlo nel mixer. La polvere che si ottiene può essere aggiunta negli impasti di pane e pizza (circa 10gr/kg di farina) per esaltarne la nota acidula.

Ho fatto i 3 rinfreschi. Come conservo il Lievito restante?

Una volta impastato il 3°rinfresco, la parte che serve per la ricetta dovrà essere fatta nuovamente lievitare per 3ore a 30°C, mentre il Lievito restante va conservarlo a bagno in acqua fredda e lasciato a temperatura ambiente per 24ore. Il giorno successivo, potrete decidere se rinfrescarlo nuovamente, mantenendolo a temperatura ambiente, oppure conservalo in frigo e rinfrescarlo ogni 5/7 giorni

Quante volte devo rinfrescare il Lievito Madre prima di usarlo?

Per la preparazione di pane, pizza ed impasti dolci non troppo grassi (come i croissants) potrete effettuare 2 rinfreschi. Se volete invece preparare dolci molto ricchi di grassi come Panettone, Pandoro, Colomba, allora vi consiglio di fare 3 rinfreschi, prima di usare il lievito nella ricetta. Come Rinfrescare il Lievito Madre

Quanta farina devo usare per rinfrescare il lievito madre?

Per i rinfreschi giornalieri del Lievito Madre si una una proporzione di Lievito:Farina di 1:1 (1kg di Lievito e 1kg di Farina). Nei rinfreschi preparatori invece, la proporzione è di 1:1.5 (1kg di lievito e 1.5kg di Farina). 

In quanta acqua devo mettere a bagno il lievito?

La proporzione ideale è che l’acqua sia circa 3volte il quantitativo del lievito: 1kg di lievito dovrà essere messo a bagno in 3litri di acqua

Il Lievito si disperde nell'acqua durante il bagnetto. Come posso recuperarlo?

Nel caso vi capitasse di perdere molto lievito durante il bagnetto, la soluzione migliore è di raccoglierne il più possibile ed effettuare 2/3rinfreschi ravvicinati per riottenere una buona massa.

Ho poco lievito a disposizione. Come faccio ad averne di più?

Basta procedere con 2/3rinfreschi ravvicinati di 3ore ciascuno a 30°C. Ad ogni rinfresco otterrete circa 3.2volte la massa iniziale (da 1kg di lievito di partenza dopo 1 solo rinfresco ne otterrete circa 3,2kg)

Posso usare la semola di grano duro per rinfrescare il lievito?

Per il rinfresco del lievito madre è preferibile usare una farina 00 con una buona percentuale proteica (dai 14% -16%). Altre farina come la semola o farina integrali creano un’eccessiva acidità nel lievito che può avere ripercussioni sull’impasto. Se volete fare un pane di semola, rinfrescate il lievito con la farina 00 e poi usate la semola per impastare il pane.

Quale farina usi per rinfrescare il tuo lievito?

Personalmente uso la Farina Panettone del Molino Quaglia, perché priva di additivi e vitamina C. Un’altra ottima farina che ho usato è la Farina Panettone del Molino Pasini

Quando faccio i rinfreschi, devo fare ogni volta il bagnetto?

Il bagnetto va effettuato solo prima di iniziare il primo rinfresco. Nei rinfreschi successivi non sarà più necessario.

Quando rinfresco il lievito, devo buttare via la crosta?

Sì, è buona regola eliminare la crosta e le parti esterne a contatto con l’aria. Volendo queste parti possono essere essiccate prima all’aria e poi in forno a 100°C per circa 40/60minuti ed infine polverizzate nel mixer. La polvere che si ottiene può essere aggiunta negli impasti di pane e pizza (circa 10gr/kg di farina) per esaltarne la nota acidula.

Devo usare l'acqua a 30gradi anche d'estate per rinfrescare il lievito?

Dipende, la temperatura finale del lievito dovrà essere di circa 26°C e la temperatura dell’acqua da usare potrà essere di: 55 – temp Farina – Temp ambiente

Posso lavorare il Lievito Madre senza impastatrice?

Assolutamente sì, servirà solo un po’ più di forza per lavorare l’impasto!

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65 commenti su “Come rinfrescare il lievito madre: tabella dosi e bagnetto”

  1. Fábio William Arns Peruch

    S.O.S Lievito -> Eccessiva Acidità Lattica -> “Una volta pronto, strizzate il lievito e rinfrescatelo con un rapporto lievito:farina pari a 1:1.2 (1kg di lievito e 1.1kg di farina), idratandolo al 30% (300gr di acqua su 1kg di lievito) con acqua fresca a 22°C – 24°C.”

    Ciao! Il testo sopra mostra la relazione tra il lievito e la farina di 1.2 ma la quantità presentata va da 1Kg a 1.1Kg. Giusto? Non dovrebbe essere da 1Kg a 1.2Kg?
    Sempre nello stesso testo, la quantità di acqua indicata è correlata in questo caso al lievito? Perché normalmente l’acqua usa come riferimento la quantità di farina utilizzata, quindi ero in dubbio.

    Ci scusiamo per il disagio e grazie per il tuo ottimo lavoro!

    1. Ciao Fabio,
      grazie mille della tua segnalazione.
      Ti confermo che il quantitativo corretto di farina è 1.2kg e che la quantità di acqua in totale è 400gr.
      Quando si rinfresca il lievito con un quantitativo di farina superiore al quantitativo stesso di lievito, bisogna idratare la quantità di farina che copre il lievito madre al 30% e al 50% la restante farina.

      Ad esempio se rinfresco 1kg di lievito con 1.2kg di farina, idraterò al 30% la farina che corrisponde al peso del lievito (1kg di farina e 300gr di acqua) e al 50% la farina rimanente (1.2kg di farina -1kg = 200gr che idraterò che 100gr di acqua). In totale userò 300gr + 100gr = 400gr di acqua!

      A presto!

  2. Ciao! Capisco che la misurazione del pH non mi fornisce informazioni complete (rapporto acetico e lattico). Ma mi serve identificare un lievito debole e troppo forte, giusto? Ho già un pHmetro per semisolidi e quindi mi piacerebbe esplorare il più possibile.
    Un altro problema, quando faccio un bagnetto freddo a 19 ° C (aggiusto l’acido lattico in eccesso), e dopo 20 minuti il ​​lievito rimanere sul fondo, proprio come fa con il bagno a 38 ° C, posso concludere che il lievito è molto forte e deve essere aggiustato ? O a causa della temperatura più bassa non dovrei usare questo parametro nella mia analisi?
    Il tuo blog è eccellente! Mi aiuta molto!
    Sono brasiliano e ho usato il traduttore per porre la domanda, quindi mi scuso per gli errori.

    1. Ciao Fabio,
      tudo bom?

      Purtroppo il Ph-metro non ti aiuta, ma a mio avviso crea molta confusione.
      Visto che hai già questo strumento, usalo pure per capire globalmente se il tuo lievito à un ph “corretto” prima di usare il lievito negli impasti (dovrebbe stare intorno a 4 -4.4)

      Nel caso del bagnetto freddo che usi per limitare la formazione di acido lattico, non puoi usare questo momento per “testare” in quanto tempo il lievito viene a galla, perché l’acqua è fredda!
      Il modo migliore è sicuramente quello di assaggiare e annusare il lievito per capire se va tutto bene!
      Ti link qui un articolo in cui ti aiuto a capire possibili problemi del tuo lievito:

      S.O.S Lievito

      Ps. Eu amo o Brasil 🙂
      A presto!

  3. Ciao!
    Per fare un grande lievitato, anche mantenendo il lievito in acqua bisogna portarlo alla farina del lievitato? Se si, come fare senza sbilanciarlo? Grazie!

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